L’ INTERAZIONE MENTE- CORPO NEL MANTENIMENTO DELLA SALUTE

L’individuo è un’unità indissolubile di mente, corpo ed inter- relazione, e per comprendere i significati del corpo è necessario un pensiero complesso e dinamico, e in relazione a ciò che il professionista deve interpretare nell’ ambito di una valutazione della salute del paziente esiste infatti un influsso reciproco tra le mente e il corpo, e sappiamo ormai con ragionevole base scientifica che le emozioni non consistono semplicemente in sostanze chimiche, ma sono segnali elettrochimici che viaggiano in tutto il corpo e trasmettono energia in senso bidirezionale, che deriva dall’ esterno e all’ esterno ritornano anche a chi ci è vicino.

Si sono per esempio scoperte le endorfine, sostanze chimiche capaci di generare euforia, felicità e che giustificano il motivo per cui sembra che l’ essere umano sia nato e predisposto proprio alla ricerca degli stati d’ animo positivi e a tutto ciò che gli permette di raggiungerlo, compresa l’ attività fisica ed il cibo.

Il corpo oggi è al centro della scena del mondo che abitiamo costituendo la base materiale e sociale della nostra esistenza, in quanto luogo dove emerge la nostra soggettività e dove si vanno tessendo le trame della nostra esperienza.

Paradossalmente più l’attuale realtà ci offre mezzi per ‘dissociarci’ in qualche modo dal nostro corpo, vedi le dinamiche relative alla vita in rete, specie quella dei social network, più si producono discorsi sull’importanza dello stesso e della comunicazione face to face o, meglio, ‘corpo a corpo’. I social network sono un attuale mezzo di comunicazione che certo offre molti vantaggi, ma tra gli svantaggi che presenta vi è la perdita della relazione e comunicazione ‘vis  vis a mio parere generando con grande superficialità cariche e professioni che inducono i lettori  e i “followers “ a seguire diete sbilanciate, rigide, ristrette e monotematiche, danneggiando così la salute non solo del corpo ma anche della mente e del fronte emozionale.

Questa riflessione è protesa alla caratterizzazione dei significati del corpo, inteso come oggetto complesso ed eterogeneo che articola diversi regimi di senso: un corpo che agisce, pensa e sente entrando in relazione con altri corpi , un corpo quindi in perenne trasformazione, per mezzo della relazione con l’ambiente, fisico e sociale.. Ma per analizzare i significati del corpo bisogna fare i conti con la sua particolare condizione di ‘terra di confine’, che divide e congiunge il mondo interno dal mondo esterno.

Quando si è in piena salute, in genere, il corpo funziona nel migliore dei modi, silenziosamente senza richiamare più di tanto la nostra attenzione, né la necessità di aggiustamenti, attenzioni, cure, terapie.

L’ INTEROCEZIONE  è la percezione delle sensazioni nei diversi distretti corporei, la VISCEROCEZIONE  è la capacità di lettura dei segni che ci giungono dai nostri organi. Il loro insieme permette di alimentare ed affinare la consapevolezza del sistema mente-corpo.

È attraverso questa percezione  che si sviluppano i segnali che si trasmettono dal corpo verso il cervello e viceversa, e questo processo deve essere letto come la capacità di mantenere una regolazione omeostatica che determina la consapevolezza corporea , la regolazione delle emozioni, i comportamenti.

Ogni nostro movimento, o pensiero, o emozione, sono originati dal nostro corpo, ne sono influenzati, e a sua volta lo influenzano, tramite complessi fisiologici ( o patologici ) che regolano i sistemi endocrini, chimici, fisici, elettrici, neuronali.

Tutto questo meccanismo ha bisogno di energia per il suo funzionamento, pertanto ogni forma di nutrimento, aria, acqua, cibo, relazioni, stimoli fisici , mentali ed emozionali, devono essere il più possibile sani e adatti alle proprie esigenze per funzionare al meglio.

Questo vale in modo particolare nel caso della definizione della nostra dieta, che altro non è che uno stile di vita, in cui il cibo assume un ruolo centrale, unitamente all’ attività fisica.

Ciascuno di noi ha la sua dieta, in funzione della costituzione, delle tradizioni sociali, culturali, familiari, economiche, luogo geografico, ma è anche vero che  nella vita si alternano periodi particolari nei quali ci si prefigge di raggiungere un obiettivo terapeutico, di cura, di estetica o semplicemente si scelgono regimi alimentari finalizzati a raggiungere scopi ben precisi, magari una performance sportiva.

Ne deriva in sintesi che il cibo non è solamente nutrimento per il corpo, ma anche per la mente e per il fronte emotivo che a sua volta viene influenzato da tali componenti.

Essendo le componenti del cibo legate all’ immaterialità, al simbolismo, alle tradizioni, alla cultura, alla soggettività, alla relatività, nei confronti della sfera alimentare si possono sviluppare rapporti che oscillano tra ambivalenze, amore, odio passione, repulsione, ricerca, allontanamento, fino a sviluppare vere e proprie patologie che sconfinano nella malattia psichiatrica, sempre più comune oggi, tra anoressia, bulimia, ortoressia, obesità, bigoressia, binge eating, che rendono difficile , se non  impossibile, rendere molto difficile una sana e salutare alimentazione sul fronte organico, mentale, emozionale. In tal caso, solo un lavoro di equipe, tra medici, nutrizionisti, psicologi, personal trainer, può apportare buoni risultati e  una restitutio ad integrum.

In riferimento al corpo ed alla sua natura complessa che lo vede in stretta interdipendenza con la psiche, è interessante notare come concependo il corpo a partire da questa visione, si sgretolino in principio i presupposti di una logica riduzionista e meccanicista nel tentativo di comprenderlo. Esplorare i significati del corpo infatti esige un pensiero complesso e dinamico. Entrando nel vivo di questa complessità possiamo notare come il corpo non possa essere concepito né in senso assoluto quale ‘cosa naturale’ né solamente come costruito ed investito di senso in relazione al contesto in cui è inserito.

Per questo motivo non possiamo indagare il corpo a prescindere da noi stessi, perché lo abitiamo e, al tempo stesso, abitano in lui moti fisici di sistemi, organi, che non si esauriscono nella loro descrizione fisiologica ma che creano rimandi e intrecci con la nostra esperienza emozionale e psichica.

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