Amiche e Amici, iniziamo con oggi un rapporto diretto, tra Voi e me, Vi proporrò da qui in avanti alcuni argomenti che riguardano la Salute, sotto tutti quegli aspetti che possiamo trattare, sia dal punto di vista fisico che mentale, cercherò di darvi quante più notizie utili perché voi possiate avere a disposizione tante informazioni a voi utili.
La prima domanda che Vi faccio è: avete mai ascoltato attentamente il vostro corpo? Avete cominciato a coccolarvelo? Lo portate a respirare all’ aria aperta, gli date del buon cibo?
Voi vi chiederete “ma allora… come possiamo sapere cosa ci fa bene e cosa ci fa male, noi che siamo Italiani, che viviamo in una città che va sempre a mille all’ora, che non abbiamo neanche il tempo di telefonare a un amico, che abbiamo il dito più veloce del West a scrivere sms di addio a una fidanzata o a un amico che ha perso la madre, ma non abbiamo tempo per cucinare !!!!, che cosa dobbiamo mangiare?”
Vi faccio io una domanda:” ma dove siamo nati noi Italici? Che geni abbiamo nei nostri DNA? Che cibo ci regala la nostra terra? Chi più di noi ha esportato piatti meravigliosi in tutto il mondo? E siamo capaci almeno nel rispetto della nostra cultura di apprezzare i nostri tesori, o ci comportiamo come con i nostri monumenti, li dimentichiamo e li regaliamo all’ incuria, chiudiamo Pompei e chiudiamo il nostro sapere, la nostra cultura, la nostra tradizione?”
Il 17 novembre 2010, a Nairobi, l’UNESCO ha decretato la Dieta Mediterranea Patrimonio Immateriale dell’ Unesco…
Patrimonio dell’UNESCO, !!!!!!, non campioni del pianerottolo…
Chi per primo intuì la connessione tra alimentazione e malattie del ricambio fu un ITALIANO!! (toh…. ) tal Lorenzo Piroddi, ai più sconosciuto, grande medico Ligure che studiò durante la Seconda Guerra Mondiale la correlazione tra l’ alimentazione di Italiani, Americani e Tedeschi e le patologie manifeste, ma in realtà chi ha dato il nome e la fama alla dieta Mediterranea fu uno scienziato Americano, Ancel Keys , che si fece promotore del programma di ricerca noto come Seven Countries Study, basato sul confronto dei regimi alimentari di 12.000 pazienti sparsi in 7 paesi del mondo (Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Paesi Bassi , Stati Uniti e Yugoslavia ). Non c’ era dubbio, la mortalità per malattia ischemica, prima causa di decessi mondiale, risultò più bassa presso le popolazioni mediterranee rispetto a paesi come la Finlandia, dove l’alimentazione è ricca di burro, strutto, latte e derivati…, e povera di verdura e frutta.
Keys visse con sua moglie Margaret per 40 anni a Pioppi, piccolo paesino marittimo del Cilento, dove si immerse nella cultura alimentare del luogo, riscoprendo i benefici di un’alimentazione e di uno stile di vita (ΔΙΑΙΤΑ significa stile di vita) che portavano sulla tavola di ogni giorno cibi ricchi di fibre vegetali, di antiossidanti naturali, di acidi grassi insaturi, soprattutto monoinsaturi.
Sua la prima Piramide Alimentare
I princìpi più importanti della dieta mediterranea sono contenuti nelle seguenti linee guida:
- Maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali
- Riduzione dei grassi saturi a favore di quelli vegetali insaturi
- Riduzione della quota calorica globale
- Aumento dei carboidrati complessi a sfavore di quelli semplici
- Elevata introduzione di fibra alimentare
- Riduzione del colesterolo
- Il consumo di carne bianca è prevalente rispetto a quella rossa, ed è comunque limitato a una o due volte la settimana. Maggiore è invece il consumo di pesce e legumi
- I dolci sono consumati solo in occasioni particolari
- La dieta mediterranea prevede inoltre una drastica riduzione del consumo di: insaccati, super alcolici, zucchero bianco, burro, formaggi grassi, maionese, sale bianco, margarina, carne bovina e suina (specie i tagli grassi), strutto e caffè..
Così ci suggeriva il Dr Keys, riflettete Amici, riflettete…
Alla prossima…