Rieccoci ancora qui Amiche e Amici, le feste sono finite, qualche strappo lo abbiamo fatto tutti, ma ora è il momento di riprendere “la retta via”, rimettiamoci in forma.
Avete cominciato a fare una bella camminata ogni giorno, e invece di prendere l’ ascensore per due piani, avete fatto le scale, e siete andati a comprare il giornale all’edicola tre isolati più avanti?
Sapete che fanno il caffè più buono alla pasticceria accanto alla stazione dei taxi, a dodici minuti dal vostro ufficio? Invece di prendere l’auto per fare tre chilometri perché non andate a piedi in ufficio? Sapete che non esiste alcuna terapia alimentare che sortisca risultati sorprendenti se non viene accompagnata da un’ attività fisica costante?
Perché fare attività fisica? Perché apporta diversi benefici, e ve ne cito solo alcuni, i più rilevanti:
- A livello cardiovascolare
– Migliora la funzionalità cardiaca: aumentano le cavità (atri e ventricoli), le pareti diventano più spesse e forti, quindi il cuore pompa più sangue ad ogni contrazione
– Si riducono le resistenze dei vasi a livello periferico, con miglioramenti importanti sulla pressione sia diastolica che sistolica
– Migliora lo scambio, il trasporto e l’utilizzo dell’ossigeno
– Aiuta a prevenire patologie cardiovascolari, quali l’ipertensione arteriosa, l’ictus, la malattia coronarica, le cardiomiopatie
- A livello muscoloscheletrico
– Migliora la forza, il trofismo muscolare e la flessibilità
– Migliora la coordinazione, l’equilibrio e si riduce il rischio di cadute
– Migliora la percezione del sé
– Ritarda l’insorgenza dell’osteoporosi e ne rallenta l’avanzamento
- A livello del metabolismo e della composizione corporea
– Aumenta la massa muscolare, parte metabolicamente attiva, e di conseguenza anche il dispendio energetico nelle 24 ore
– Se combinata con una corretta alimentazione, l’attività fisica intacca le riserve adipose riducendole.
– Previene patologie metaboliche, quali il diabete mellito e la sindrome metabolica.
- A livello psicologico
– L’esercizio fisico garantisce benefici a livello emotivo, incrementando l’energia e rafforzando la prospettiva ottimistica della vita e l’immagine positiva di sé
– Riduce i livelli di stress e di tensioni nervose
– Favorisce e potenzia il riposo notturno
Questo ci veniva detto da Ancel Keys, le cui ricette, consigli e riflessioni potete trovare nel bellissimo libro” EAT WELL AND STAY WELL THE MEDITERRANEAN WAY”, che ha un sapore pionieristico e romantico, è come sentire i racconti di un nonno che ci parla con dolcezza e ci sussurra parole buone…
Ecco perché, pur riconoscendo la validità di tante terapie alimentari mi sento di dire che la Dieta Mediterranea diventa per noi che siamo nati e viviamo in questa terra, un prezioso ausilio per la buona salute e la longevità, perché in sé conserva il concetto che l’ arte del nutrirsi diventa PATRIMONIO nel momento in cui la si intende come un processo strutturato e complesso che va dall’ acquisizione della materia prima all’ atto del consumo sulla tavola, una filiera naturale e simbolica.
La cucina, ossia l’arte della gastronomia, di cui ogni nostra regione è maestra, deve parlare al cuore di chi mangia, perché con il cibo noi trasportiamo di generazione in generazione delle tradizioni di cultura, di territorialità, di sapori, e valorizziamo i prodotti della nostra terra nel rispetto della conservazione “etica” delle metodiche e delle materie prime.
Credo che chi accetti questo messaggio come proprio, riconosca che il nostro è un PATRIMONIO vivente, che non possiamo dimenticare, tornare alla convivialità della tavola ci fa tornare in un mondo a giusta frequenza, sintonizzato sulle note giuste della nostra cultura e storia.
Rileggendo l’ etimologia di DIAITA’ , mi viene da dire che lo stile di vita che ci consiglia Keys diventa una pratica sociale costituita da un’ insieme di competenze e conoscenze, di tecniche e tradizioni che vanno dalla coltivazione, dalla raccolta , dalla pesca, dall’ allevamento, alla conservazione e preparazione fino alla nostra tavola secondo un ritmo scandito dalla natura, Terra Madre.
Non dovrà quindi essere letta come una dieta in senso stretto, ma un cambio alimentare che sarà abitudine, benessere, convivialità, cultura.